
1. La figura del Gitano: il viandante dei mondi invisibili
Il Gitano, per sua natura, è una figura che non appartiene a un luogo soltanto. È un viandante, un cercatore di storie, un interprete di mondi che attraversa senza mai restare fermo. Trasportato nell’universo dei profumi, il Gitano diventa colui che esplora territori invisibili: le spezie che raccontano viaggi, le resine che evocano antiche rotte commerciali, gli aromi che spalancano memorie e paesaggi interiori. Varcare la soglia dello spazio creato da Marcello Sideri significa entrare in questa dimensione: un tempio olfattivo in cui ogni fragranza è un passaggio, un orizzonte, una direzione del vento.

2. Le radici di Marcello: dalla barberia alla visione
La storia personale di Marcello, altamurano doc, nasce in un ambiente diverso ma parente stretto di questa dimensione sensoriale: la barberia. Il suo primo mestiere era fatto di rituali, gesti misurati, cura per l’immagine e attenzione verso chi entrava in negozio. Ma il vero movimento — quello che lo avrebbe trasformato nel Gitano dei profumi — avvenne quando si trasferì in via Brescia. Lì iniziò a sperimentare, a introdurre fragranze di nicchia quando ancora erano un territorio quasi sconosciuto. In un settore notoriamente elitario, regolato da budget rigidi e da selezioni ferree imposte da aziende e distributori, costruì con determinazione una collezione che già allora superava i venti brand. La sua non fu solo una crescita commerciale, ma una conquista: una vittoria personale contro un sistema chiuso, ottenuta con passione, studio e la capacità di parlare ai clienti attraverso i profumi.

3. Un Pantheon di maison: la geografia olfattiva del Gitano
Nello spazio che ha creato convivono maison che rappresentano capitoli molto diversi della profumeria artistica, eppure tutte legate da una stessa tensione: l’autenticità. Pantheon Roma incarna la dimensione narrativa del profumo, trasformando figure rinascimentali e frammenti di storia in architetture olfattive ricche e memorabili. Xerjoff, con il suo linguaggio lussuoso e scenografico, porta l’eleganza torinese verso un’estetica internazionale fatta di ricercatezza estrema e materiali preziosi. Borntostandout spinge invece sul registro opposto: audace, contemporaneo, talvolta provocatorio; un brand che fa del superamento dei confini il proprio manifesto e che propone fragranze come atti di identità.

4. La poesia, la sperimentazione, l’arte: le altre anime dello spazio
Laboratorio Olfattivo rappresenta un capitolo più meditato, quello della poesia olfattiva: formule pulite, essenziali, nate intorno a un’idea che viene esplorata con rispetto e misura. Naso di Raza, maison indipendente dalla forte impronta creativa, sperimenta e sovverte, lavorando sulle possibilità meno convenzionali del linguaggio aromatico. The House of Oud unisce estetica mediorientale e sensibilità occidentale, creando piccoli oggetti d’arte che coniugano opulenza e armonia, mentre Marrakesh Imperial apre una finestra sulle suggestioni del Maghreb, con profumi che evocano souk, terracotte arroventate e la nostalgia luminosa delle città imperiali.

5. Oltre il profumo: i percorsi paralleli dell’esperienza sensoriale
Lord Milano porta una raffinatezza urbana, elegante e quotidiana, costruita su armonie discrete ma riconoscibili. Welton London aggiunge il rigore e la modernità della scuola inglese, con creazioni ordinate, lineari, pensate per durare nel tempo. Blend Oud riporta invece al cuore della tradizione araba, ma lo fa dialogando con un gusto internazionale: le sue fragranze mantengono la profondità tipica dell’oud senza rinunciare a una struttura versatile.
Accanto ai profumi personali, Marcello ha scelto anche percorsi paralleli che completano l’esperienza sensoriale del suo spazio. Insium, con la sua cosmesi essenziale e avanzata, rappresenta un approccio contemporaneo alla cura della pelle. Danhera estende il racconto olfattivo agli ambienti, trasformando le case in scenografie aromatiche complesse. Erbario Toscano, con il suo legame diretto alla tradizione artigianale italiana, aggiunge calore mediterraneo e materie riconoscibili, portando un equilibrio tra innovazione e radici.

6. Il cuore del progetto: la visione del Gitano
Tutto ciò non è una semplice collezione di marchi, ma il riflesso della visione di Marcello Sideri. Nel suo spazio ogni fragranza ha una voce e una storia, e ogni cliente entra come viandante per uscirne come esploratore. È questo il viaggio del Gitano: non un percorso geografico, ma un attraversamento dei sensi, un movimento perpetuo tra ricordi, desideri e possibilità. Un viaggio che continua ogni giorno, ogni volta che una nuova essenza svela un nuovo frammento del mondo.




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