
In occasione di Pitti Fragranze 2025, Thomas De Monaco – il nome culto della profumeria d’autore – apre un nuovo capitolo della sua visione olfattiva con The Artist Collection, la prima collezione concettuale interamente ispirata alla sua ricerca artistica. A cinque anni dalla nascita del brand, De Monaco guarda avanti, oltre la botanica e oltre i codici della profumeria tradizionale. Il mondo dei fiori non è più quello che conosciamo: sta cambiando, mutando forma, materia e linguaggio. Flowers for Future è il manifesto di questa trasformazione. Un laboratorio visionario dove la creatività si fonde con la chimica, dove le molecole dialogano con l’immaginazione, e dove i fiori — veri o immaginati — fioriscono in dimensioni ancora inesplorate. Il risultato non è solo una collezione di profumi, ma un’esplorazione estetica che parla al futuro con una voce nuova, misteriosa, avvolgente.
Tre creazioni. Tre fiori impossibili. Tre universi olfattivi che riscrivono i limiti del naturale.
Jade Amour di David Chieze è l’essenza di un’assenza: un omaggio sensuale e trasparente alla Liane de Jade, fiore dal colore ultraterreno e dal profumo inesistente. Il profumo, invece, c’è eccome: tra agrumi radiosi, frutti velati e un verde brillante che vibra sulla pelle, accarezzato da sandalo cremoso e muschi tattili, si disegna un intimo sogno fiorito, sensuale e tenero. Fleur Danger, firmato da Ugo Charron, è puro contrasto. Non nasce, esplode: costruito come un’architettura metallica e carnale, mescola aldeidi, acciaio, pelle scamosciata e desiderio con precisione chirurgica. È un fiore armato, una provocazione olfattiva che destabilizza con eleganza. Chiude Neo Eden di Augustine Lemiere, un eden mutante, surreale, digitale. Frutta, fiori e verde si mescolano in un flusso astratto e cangiante, amplificato da molecole futuristiche che riscrivono il concetto stesso di naturale. Non è un profumo che imita, ma che reimmagina. E lo fa con una lucida dolcezza che resta impressa come una visione.
Con The Artist Collection, Thomas De Monaco non segue i tempi. Li plasma. E firma un giardino del futuro dove ogni fiore racconta ciò che la natura non ha ancora osato dire.




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