Il lusso francese cambia pelle e lo fa attraverso una mossa che segna un punto di svolta per il futuro di Gucci. Francesca Bellettini, manager di lungo corso e figura di spicco nel panorama internazionale, è la nuova presidente e CEO della maison fiorentina, scelta direttamente dal neo-CEO di Kering, Luca de Meo. La decisione conferma la volontà del gruppo guidato dalla famiglia Pinault di imprimere un ritmo diverso alla sua strategia, partendo dal marchio più iconico e, al tempo stesso, più in difficoltà della galassia Kering.

Il cambio al vertice di Gucci non è una mossa improvvisa, ma il consolidarsi di una traiettoria chiara. Dopo l’uscita di scena di Stefano Cantino, entrato nel 2024 come deputy CEO e poi promosso a CEO, Bellettini assume ora la responsabilità diretta di riportare la maison al centro del panorama del lusso globale. E lo fa con il sostegno di Demna, nuovo direttore creativo, scelto lo scorso marzo per ridare al brand un’estetica radicale e capace di generare conversazione. Una coppia, la loro, che promette di riscrivere la narrazione Gucci unendo visione manageriale e potenza creativa.

Sono davvero onorata di assumere la responsabilità diretta di Gucci – ha dichiarato Bellettini –. Non vedo l’ora di lavorare sotto la guida di Luca de Meo, la cui visione innovativa ci spinge a superare i confini. Sono entusiasta di affrontare questa nuova sfida insieme al team e al fianco di Demna, la cui creatività ammiro profondamente”. Parole che svelano un approccio chiaro: non un semplice cambio di leadership, ma la costruzione di un modello di governance più fluido, capace di far dialogare senza attriti il lato creativo con quello strategico.

Dal canto suo, de Meo non ha lasciato spazio a interpretazioni: “Gucci merita la massima attenzione. Francesca, una delle professioniste più rispettate del nostro settore, porterà la leadership e l’esecuzione impeccabile necessarie per restituire al brand il suo posto d’onore”. Una dichiarazione che sancisce il peso simbolico della maison, flagship del gruppo, e che chiarisce quanto il futuro di Kering dipenda proprio dal rilancio di Gucci, scivolata negli ultimi anni in una parabola discendente di vendite e profitti.

Le ultime performance finanziarie parlano chiaro: un calo del 16% dei ricavi di gruppo nel semestre, con i profitti in picchiata del 46% e un -26% per Gucci. Numeri che hanno spinto François-Henri Pinault a invocare un ripensamento profondo. De Meo, insediatosi da pochi mesi, ha promesso un piano di rilancio entro fine anno, e questa nomina rappresenta il secondo tassello chiave dopo l’ingresso di Demna. La sua strategia punta a una struttura più snella e un focus sui talenti, con decisioni rapide e una catena di comando meno dispersiva. Non è un caso che, contestualmente, la funzione di deputy CEO di Kering – ruolo fino a ieri di Bellettini – sia stata eliminata.

L’annuncio arriva in un momento cruciale anche dal punto di vista geopolitico e finanziario. Il gruppo ha appena rinegoziato, insieme a Mayoola, i termini dell’accordo che aveva portato all’acquisizione del 30% di Valentino per 1,7 miliardi di dollari: nessun cambiamento nell’assetto proprietario fino al 2028, segnale di stabilità in un contesto in cui la trasformazione interna è già abbastanza complessa.

Eppure, a giudicare dalle prime reazioni, il mercato sembra apprezzare la direzione intrapresa. Questa mattina il titolo Kering ha registrato un rialzo a Parigi, segnale che gli investitori intravedono nella leadership Bellettini-Demna una possibile chiave di rinascita. Gucci, d’altronde, resta il brand più osservato e discusso della moda: ogni cambio creativo, ogni virata manageriale genera un’onda d’urto che travalica il lusso per diventare notizia di costume, cultura e lifestyle.

Per Spicy Glamour, la nomina di Bellettini segna l’inizio di una stagione in cui la moda torna a essere laboratorio di potere e visione. Non è solo un giro di poltrone: è un segnale che l’industria del lusso si sta riposizionando, pronta a reinventarsi. Gucci, con la sua storia fatta di audacia e rivoluzione, è il terreno perfetto per scrivere un nuovo capitolo. E ora tutti gli occhi sono puntati sulla primavera 2026, quando vedremo finalmente il debutto di Demna sulle passerelle Gucci, sotto l’egida di una delle manager più brillanti del settore.

Una nuova era è cominciata: sarà proprio l’asse Bellettini-Demna a restituire a Gucci il posto che merita nell’Olimpo del lusso?

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