
Dal 27 agosto al 6 settembre 2025, la Laguna di Venezia si trasforma nel centro pulsante della cultura internazionale con l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Non solo cinema: il Lido diventa un palcoscenico dove la moda incontra la settima arte, dando vita a un intreccio di estetica, creatività e storytelling che cattura l’attenzione del mondo intero.

Tra tappeti rossi scintillanti, abiti d’alta moda e proiezioni che promettono di lasciare il segno, il Festival di Venezia si conferma ancora una volta un evento imprescindibile per appassionati di cinema, glamour e tendenze.
Un’apertura all’insegna dell’eleganza e del grande cinema

A inaugurare ufficialmente il Festival è “La Grazia” di Paolo Sorrentino, un’opera poetica che segna il ritorno del regista partenopeo al Lido dopo il successo internazionale de La grande bellezza. Il film, che vede protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, esplora i confini tra spiritualità, arte e desiderio, ed è stato accolto con lunghi applausi durante la prima. A chiudere la kermesse sarà invece “Un film fatto per bene” di Franco Maresco, un ritratto provocatorio e ironico dell’Italia contemporanea, che promette di lasciare il pubblico diviso tra ammirazione e polemica.
I titoli in concorso che stanno facendo discutere

Tra le pellicole più attese di questa edizione, spicca “100 Nights of Hero” di Julia Jackman, un viaggio visivo e narrativo che reinterpreta i classici miti contemporanei attraverso una lente femminista. Grande attesa anche per “After the Hunt – Dopo la caccia” di Luca Guadagnino, che riunisce un cast stellare con Adam Driver, Cate Blanchett ed Emma Corrin, promettendo una storia intensa tra ossessioni, inganni e desideri proibiti.

Da segnalare inoltre “Il rapimento di Arabella” di Carolina Cavalli, con Benedetta Porcaroli e Louis Garrel, che sta già facendo parlare di sé per la forza del linguaggio visivo, e “Frankenstein” di Guillermo del Toro, un adattamento oscuro e visionario che vede Jacob Elordi nei panni della creatura.
Gli ospiti più attesi e le prime sorprese sul red carpet

Quest’anno il Festival è un tripudio di stelle. Sul tappeto rosso abbiamo visto sfilare Julia Roberts, per la prima volta al Lido, fasciata in un abito di haute couture Versace by Dario Vitale, e George Clooney, che ha conquistato la folla con il suo charme intramontabile. Grande attenzione per Emma Stone, magnetica in un look trasparente ricamato di cristalli firmato Louis Vuitton custom made, e per Cate Blanchett, che ha scelto un abito scultoreo di Armani Privé, simbolo di un’eleganza contemporanea e sofisticata.

Tra gli italiani, Alba Rohrwacher ha incantato con un look stile ‘700 rivisitato Dior custom made, mentre Pierfrancesco Favino ha optato per uno smoking classico sempre Armani, dimostrando che il fascino maschile trova la sua forza nella semplicità.
La magia degli stylist e la filosofia del vestire

Ogni look sul red carpet di Venezia è frutto di un racconto. Dietro le scelte degli abiti, infatti, ci sono team di stylist che studiano attentamente ogni dettaglio per tradurre la personalità delle star in linguaggio visivo. Per Jacob Elordi, protagonista di “Frankenstein”, lo stylist ha scelto un tuxedo nero essenziale, in contrasto con l’immagine cupa del personaggio che interpreta. Emma Corrin, invece, ha giocato con un’estetica genderless, sfoggiando un completo oversize di Loewe che ha catturato l’attenzione dei fotografi e del pubblico. È il trionfo di un’eleganza che sa reinventarsi, tra citazioni vintage, sperimentazioni contemporanee e omaggi ai grandi maestri della couture.
La Laguna come cornice del sogno

Oltre al cinema e alla moda, Venezia stessa diventa protagonista indiscussa. Tra conferenze stampa negli storici palazzi, feste esclusive nelle terrazze affacciate sulla Laguna e cene di gala in location da sogno, il Festival è un’esperienza totale che va oltre le proiezioni. Il Lido vibra di energia, trasformandosi in un crocevia di culture, creatività e connessioni internazionali. Dai salotti riservati delle grandi Maison agli after-party segreti frequentati da registi e star, ogni angolo racconta una storia. È un luogo dove il glamour incontra la storia e dove l’arte del vestire e quella del raccontare si intrecciano in un’unica, meravigliosa narrazione.
Verso il Leone d’Oro: aspettative e pronostici

Mentre il Festival entra nel vivo, cresce l’attesa per il Leone d’Oro. Tra i favoriti della critica, oltre a Sorrentino e Guadagnino, si parla di “Dead Man’s Wire” di Gus Van Sant, un thriller psicologico che esplora le fragilità dell’animo umano, e “Bugonia” di Yorgos Lanthimos, un racconto distopico che riflette sul rapporto tra tecnologia e libertà. Anche il nuovo film di Jim Jarmusch, “Father, Mother, Sister, Brother”, ha già acceso il dibattito per la sua poetica minimalista e le scelte registiche anticonvenzionali. Il verdetto finale arriverà solo alla chiusura del Festival, ma è certo che questa edizione rimarrà tra le più memorabili degli ultimi anni.




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