L’82ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 27 agosto al 6 settembre 2025, si preannuncia come una delle più ricche e ambiziose degli ultimi anni. Con una selezione di film d’autore, produzioni hollywoodiane, storie intime e riflessioni politiche, la kermesse si conferma non solo come un punto fermo della stagione cinematografica, ma anche come rampa di lancio per i futuri contendenti agli Oscar. Sullo sfondo, il fascino inconfondibile del Lido e un red carpet pronto ad accogliere i più grandi protagonisti del cinema mondiale.

A inaugurare il festival sarà Paolo Sorrentino con “La Grazia”, un’opera fortemente attesa che segna il ritorno del regista napoletano in concorso dopo i successi internazionali di “La grande bellezza” e “È stata la mano di Dio”. Toni Servillo, ancora una volta volto centrale della poetica di Sorrentino, affianca Anna Ferzetti in questo film che promette atmosfere raffinate e riflessioni sul destino e sull’arte del vivere. L’apertura con un film italiano dall’anima internazionale è una dichiarazione d’intenti sulla direzione autoriale che la Mostra intende abbracciare.

La competizione ufficiale sarà dominata da una serie di titoli di alto profilo, sia per la potenza narrativa sia per il prestigio dei registi e degli attori coinvolti. Yorgos Lanthimos torna con “Bugonia”, un thriller fantascientifico con protagonista Emma Stone, mentre Noah Baumbach firma “Jay Kelly”, una commedia drammatica interpretata da George Clooney e Adam Sandler, già considerata una possibile sorpresa dell’anno. Attesissimo anche “Frankenstein” di Guillermo del Toro, rilettura visionaria del classico gotico con Oscar Isaac e Jacob Elordi.

Tra i film più chiacchierati figura “The Smashing Machine”, biopic diretto da Benny Safdie che vede Dwayne Johnson nei panni del lottatore Mark Kerr, accompagnato da Emily Blunt. Kathryn Bigelow presenterà invece “A House of Dynamite”, un dramma politico con Idris Elba protagonista, mentre Jim Jarmusch porterà “Father Mother Sister Brother”, un’opera in tre atti con due pesi massimi del cinema contemporaneo: Cate Blanchett e Adam Driver. A completare la rosa dei grandi autori in concorso ci saranno anche Park Chan-wook, László Nemes e François Ozon, rendendo il concorso di quest’anno un vero affresco del miglior cinema mondiale.

Al di fuori della competizione, Venezia ospiterà alcune delle anteprime più discusse dell’anno. Luca Guadagnino presenterà “After the Hunt”, con Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri, un film che affronta il delicato tema del #MeToo nel mondo accademico. Altra presenza di peso è quella di Julian Schnabel con “In the Hand of Dante”, un’opera che vede coinvolti Al Pacino, Oscar Isaac, Gal Gadot e persino Martin Scorsese. Gus Van Sant sarà presente fuori concorso con “Dead Man’s Wire”, interpretato da Bill Skarsgård, Colman Domingo e nuovamente Al Pacino.

La sezione documentari sarà anch’essa di altissimo livello. Sofia Coppola, Werner Herzog e perfino Kim Novak, icona del cinema anni ’50, porteranno le loro ultime opere, con progetti che spaziano dalla memoria storica al viaggio esistenziale. Herzog sarà anche premiato con il Leone d’Oro alla carriera, affiancato da Kim Novak stessa, in un tributo alla sua eredità artistica.

La giuria ufficiale sarà presieduta da Alexander Payne, regista di “Sideways” e “The Holdovers”, affiancato da giurati internazionali come Fernanda Torres, Cristian Mungiu, Mohammad Rasoulof, Maura Delpero e Zhao Tao. Un mix eterogeneo di voci che promette valutazioni sfaccettate e scelte tutt’altro che scontate.

Sul red carpet, lo spettacolo sarà assicurato da una vera parata di stelle. Sono attesi Timothée Chalamet, Zendaya, Jennifer Lawrence, Angelina Jolie, Brad Pitt e Julianne Moore, tutti coinvolti in produzioni presentate al Lido. La moda, come sempre, accompagnerà il cinema, facendo di Venezia il palcoscenico dove arte e stile si fondono in modo irripetibile.

L’82ª Mostra di Venezia si presenta dunque come un’edizione da non perdere. Tra film visionari, riflessioni contemporanee e interpretazioni da standing ovation, il festival conferma la sua centralità nella scena cinematografica globale. Il futuro del cinema si affaccia dal Lido, tra la magia delle prime mondiali e l’eleganza senza tempo della laguna.

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