Pierre Guillaume, rinomato profumiere, è cresciuto in una famiglia di chimici, circondato dal mondo affascinante dei profumi fin dalla prima infanzia, trascorsa a collezionare olii essenziali e materiali profumati, prefigurando la sua futura carriera di profumiere. Questa educazione unica ha permesso a Pierre di sviluppare una comprensione innata delle sfumature olfattive e ha gettato le basi per il suo lavoro successivo in profumeria.

A soli 25 anni, Pierre Guillaume ha iniziato il suo percorso nella profumeria cercando di ricreare l’odore della cantina di sigari di suo padre. Questo esperimento ha creato “02 Cozé”, un accordo speziato-tabacco costruito sulla base Epicène-Gamma. La fragranza ha rapidamente attirato l’attenzione di critici e acquirenti professionisti, guadagnandogli riconoscimento nella blogosfera dei profumi e in tutto il mondo.

Nel 2010, Pierre ha fondato la propria azienda, Pierre Guillaume Diffusion. L’ha dotata di uno studio di produzione interno, una cantina di materie prime e una linea di imballaggio dedicata esclusivamente alla creazione dei suoi profumi. Con l’espansione dell’azienda, nel 2015 è stata inaugurata una seconda officina. Oggi, Pierre Guillaume Paris è una casa di composizione indipendente e a conduzione familiare.

L’approccio di Pierre Guillaume alla creazione di profumi è radicato nella sua formazione di chimico e nella sua passione per l’esplorazione olfattiva. Traduce la sua passione per la sua profumeria in chiave contemporanea, inventiva e poetica, sempre alla ricerca di prodotti indossabili e di alta qualità a prezzi realistici. Il lavoro di Pierre è caratterizzato dal suo impegno per la completa indipendenza creativa e finanziaria, che gli consente di concentrarsi sulla sua visione artistica senza vincoli esterni.

Abbiamo intervistato Pierre, dalle risposte traspare il suo impegno per la qualità e la libertà creativa che gli ha permesso di costruire un marchio forte e duraturo apprezzato dagli appassionati di profumi in tutto il mondo.

Vuoi raccontarci come è nata la tua passione per il mondo dei profumi?

Essendo figlio unico, dal carattere solitario, ho trascorso molto tempo con mio padre. Condividendo le sue passioni ho sviluppato una naturale curiosità che dovevo nutrire e che ha completato la mia personalità. Per quanto riguarda i miei ricordi, credo di essere sempre stato affascinato dalle persone e dalle professioni che collegano arte e tecnologia. Per prima cosa ho divorato libri sulle storie umane di produttori di automobili come Ettore Bugatti o Émile Delahaye. Poi ho scoperto il mondo dei couturier e delle case di moda che mi affascinava e di cui volevo sapere tutto. Mi piacevano questi profili di artisti-costruttori: creazione ancorata a una realtà di produzione, laboratori, know-how. Quando ho scoperto che la profumeria era anche un’industria artistica mi sono interessato in modo altrettanto ossessivo. Sicuramente è da lì che è iniziata la mia formazione teorica.

Raccontaci brevemente la tua formazione e il tuo background prima di diventare imprenditore dei profumi.

Sono arrivato alla formulazione da autodidatta cercando di riprodurre l’odore della collezione di sigari di mio padre. Anno dopo anno avevo messo insieme una piccola raccolta di materie prime. Aggiungendo l’essenza di patchouli alla base “Epicène-Gamma” ho scoperto che il profumo della foglia di Cohiba era già realizzato. Il Cozé “grezzo” è nato così: una base e 10 ingredienti.

C’è un profumo che ti piace particolarmente e che ti ricorda un ricordo del passato?

Cozé, per il ruolo chiave che ha avuto nel mio destino, è stato attraverso lui e il momento in cui ha visto la luce che tutto ha avuto inizio: la congiunzione dell’oggetto olfattivo “Cozé” a quell’epoca è stato un punto di partenza.

Qual è la fonte di ispirazione per la creazione dei tuoi profumi?

I miei occhi… racconto storie visive attraverso l’olfatto: un film, una foto, un dipinto, una scena. Artisticamente o concettualmente, lo stile, l’atmosfera, il colore del profumo, il suo titolo, tutto accade simultaneamente nella mia mente.

Quale pensi sia la migliore creazione olfattiva del tuo brand o quella a cui sei più legato?

Do sempre tutto il mio amore a quello che verrà, quello su cui sto lavorando. Mi soffermo poco a quello creato nel passato ma secondo i nostri clienti (e il mio direttore commerciale) sarebbe Le Musc & La Peau.

Quali sono, per te, i valori più importanti che traduci nel tuo brand?

Offrire una profumeria contemporanea, creativa, poetica e portatile. Prediligere sempre la progettazione e la produzione interna per garantire prodotti di alta qualità a prezzi realistici. Essere una forza di sempre nuove combinazioni olfattive per i nostri affezionati clienti, rinnovarci costantemente per non stancarci mai, innovare e produrre in modo ragionato, pulito e sostenibile. Crescere attraverso la soddisfazione delle donne e degli uomini che indossano le nostre fragranze e che le raccontano. Sviluppare cliente dopo cliente, senza abusarne e rimanendo fedeli ai nostri valori, perché la reputazione sale a fatica su per le scale ma scende in un attimo con l’ascensore!

5 qualità (o caratteristiche) essenziali che un profumo deve avere

5 qualità non ne conosco… ma posso riassumerle in 5 parole: “essere in grado di stupire”.

Hai recentemente aperto un nuovo negozio, quanti sono i monomarca Pierre Guillaume Paris? In quanti negozi sono distribuiti i tuoi profumi?

Oggi i negozi Pierre Guillaume sono 4 e ne apriremo un quinto tra pochi giorni a Belgrado. Abbiamo 415 rivenditori in 37 paesi, la Francia è il nostro primo mercato.

Progetti futuri: presenterai nuovi profumi a Esxence, la fiera internazionale del profumo di nicchia che si tiene a Milano?

Molti nuovi prodotti (nuova gamma, nuovo formato) arriveranno nel 2024, alcuni saranno svelati ad Esxence ma, per quanto riguarda nuove fragranze, sveleremo il nostro primo estratto di profumo della fragranza Musk & Skin.

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